Normative sull’installazione di caldaie nel proprio appartamento

INDICE

L’installazione della caldaia deve avvenire in uno spazio adeguato, per evitare di incorrere in problemi legati alla sicurezza a causa di perdite di gas all’interno dell’appartamento.

La normativa sull’installazione della caldaia a condensazione è rappresentata dalle norme UNI7129 e 7131, oltre che dalle norme CEI g e 64-9 con successive integrazioni e modifiche.

Queste indicano tutti i casi di installazione delle caldaie all’interno di ambienti domestici, con un occhio di riguardo alla sicurezza, sia durante il posizionamento che nell’utilizzo quotidiano.

Ricordiamo che partire da settembre 2015, la normativa impone che negli ambienti chiusi, può essere installata solo una caldaia a condensazione.

Anche se l’installazione in casa è consentita, viene negato il posizionamento in ambienti in cui c’è alto rischio di incendio come i garage e le autorimesse.

Soffermiamoci sulla direttiva europea 2005/32/CE, nota come Direttiva Ecodesign, recepita dal D. Lgs.  n. 201 del 6 novembre 2007, che ha apportato cambiamenti importanti.

In particolare, come anticipato, c’è stata l’introduzione dell’obbligo di vendita e installazione solo di caldaie a condensazione e l’obbligo di etichetta energetica su caldaie, impianti di riscaldamento e scaldabagni.

Obbligo installazione solo caldaie a condensazione

Dal 26 settembre è possibile produrre, vendere e installare solo caldaie a condensazione, per apparecchi con potenzia inferiore o uguale a 400 kW.

La caldaia a condensazione permette di ottenere un risparmio energetico superiore a quello di una caldaia tradizionale, poiché recupera il calore latente dei fumi e li riutilizza per generare calore tramite l’impianto di riscaldamento.

Questo obbligo comunque riguarda solo i produttori, il che vuol dire che le caldaie prodotte in passato o già sul mercato prima della data di entrata in vigore, possono ancora essere vendute e installate.

Cosa vuol dire? Che se nell’appartamento volete installare una caldaia a camera stagna per sostituire la vecchia caldaia è possibile farlo se l’anno di produzione è precedente al 26 settembre 2015.

Rappresenta un’eccezione all’obbligo di installazione solo se il dispositivo non può essere messo opera come nel caso di condomini con canna fumaria collettiva.

In questi casi, sarà possibile installare negli appartamenti caldaie tradizionali di tipo B (camera aperta o tiraggio naturale).

Etichetta energetica

Sempre dal 26 settembre è stato inserito anche l’obbligo di etichetta energetica per tutti gli apparecchi necessari a produrre calore e acqua calda sanitaria con potenza sotto i 70 kW.

L’etichetta energetica per la caldaia deve ripotare le varie classi energetiche, da quella più alta (minor consumo) a quella più bassa (maggior consumo), indicandole con delle lettere.

Le classi vanno da A++ a G per i dispositivi di riscaldamento e da A fino a G per gli apparecchi destinati alla produzione di acqua calda sanitaria.

Le caldaie tradizionali non rientrano in questa classificazione, per questo motivo è consigliato provvedere alla loro sostituzione.

Le etichette sono di due tipologie: una per l’apparecchio e una per tutto l’impianto. L’obbligo è per gli installatori. Anche nel caso di installazione di nuovi componenti sulla vecchia caldaia, sarà l’installatore ad applicare l’etichetta.

Il locale caldaia, cosa dice la normativa?

La normativa di riferimento è la UNI CIG 7129/08 (norma per impianti a gas per uso domestico).

Viene definito locale caldaia, la stanza dell’appartamento in cui viene effettuata l’installazione della caldaia.

Non è necessario che sia una stanza adibita solo a questa funzione, può anche essere la cucina, il soggiorno, un ripostiglio, etc.

È pero il punto da dove viene generato il calore, ovvero, il luogo in cui il combustile viene bruciato. Una prima regola per il locale caldaia è che sia costruito in modo da evitare che il gas si accumuli nella parte alta della stanza, così in caso di perdite, non si corrono pericoli.

È bene ricordare che è vietato installare la caldaia, la canna fumaria e i condotti di aspirazione d’aria all’interno di locali con alto pericolo di incendio.

Inoltre, deve essere collocata lontano da piani cottura ed elementi che possono creare scintille e calore e deve avere potenza inferiore ai 35 kW.

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