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Come funziona il bonus caldaie

INDICE

Il governo italiano mette a disposizione dei cittadini diverse agevolazioni fiscali per chi effettua interventi di efficientamento energetico, parliamo del famoso Ecobonus.

Tra queste misure c’è anche il bonus caldaie 2021, rivolto a coloro che stanno per sostituire la vecchia caldaia con un modello più efficiente (valore minimo classe A).

Ovviamente, non tutti possono ottenere gli incentivi, ci sono dei requisiti da rispettare che approfondiremo dei paragrafi successivi.

Il Bonus Caldaia 2021 offre agevolazioni di diversa entità: vediamo come funziona, a chi spetta e in cosa consiste la proroga 2022.

Bonus Caldaia 2021 Agenzia delle Entrate: tutti i benefici disponibili

Attualmente, l’Agenzia delle Entrate permette di accedere a quattro diversi tipi di benefici, a tutti coloro che hanno intenzione di acquistare una caldaia a condensazione con classe energetica A o superiore. Si tratta di:

  • Bonus ristrutturazioni al 50%;
  • Ecobonus al 65% sostituzione caldaia;
  • Conto Termico al 65%;
  • Superbonus al 110%

I bonus non possono essere cumulati, si può accedere a una sola agevolazione in base a requisiti specifici. Approfondiamo.

Bonus ristrutturazioni 50%

Grazie al bonus ristrutturazione è possibile detrarre il 50% delle spese effettuate fino a un massimo di 96.000 euro. Accedere a questa agevolazione è più semplice se si effettuano lavori di ammodernamento dell’immobile.

Infatti, si può usufruire della detrazione anche acquistando una caldaia priva del sistema di termoregolazione, a patto che questa sia almeno di classe A. L’acquisto va effettuato entro il 31 dicembre 2021 e la ripartizione delle quote è su dieci anni.

Ecobonus al 65% sostituzione caldaia

Un altro modo per beneficiare del Bonus Caldaie 2021 è quella della detrazione Ecobonus del 65%. L’agevolazione è pari a massimo 30.000 euro per l’acquisto e installazione di caldaie a condensazione classe energetica A e superiori.

Inoltre, la caldaia deve anche prevede l’installazione di sistemi evoluti di termoregolazione classi V, VI e VII.

Conto termico al 65%

Il conto termico si rivolge a privati, imprese e amministrazioni pubbliche e prevede la detrazione del 65% per spese riguardanti la sostituzione di impianti invernali di climatizzazione con impianti a pompa di calore; installazione di impianti termici solari per produrre acqua calda sanitaria; utilizzo di impianti a pompa di calore al posto di scaldacqua elettrici.

Il bonus viene versato entro 2 mesi dall’accettazione della domanda sul conto del soggetto richiedente. Gli importi di 5.000 euro o inferiori sono pagati in una sola soluzione, mentre cifre alte, dilazionate in più pagamenti.

Superbonus 110%

Con il Superbonus 110% si ottiene una detrazione del 110% fino a massimo 30.000 euro, per tutti i lavori eseguiti dal 1°luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

Per ottenerlo è necessario sostituire impianti di climatizzazione invernale già esistenti con caldaie a condensazione (classe A e superiori), caldaie a biomassa, pompe di calore e altri impianti volti al risparmio energetico e al rispetto ambientale.

La caldaia installata per sostituire quella precedente deve portare all’aumento di almeno due classi di efficienza energetica e non solo. È necessario presentare un progetto per il miglioramento della classe energetica dell’immobile e più di 30 documenti, per cui è consigliato farsi seguire da un esperto.

Bonus caldaia proroga 2022

Con la legge di bilancio 2022, ci sarà la proroga per il Superbonus 110%, l’ecobonus e il bonus ristrutturazioni, oltre che il bonus verde e quello per le facciate.

Per poter richiedere il bonus caldaia è necessario rispettare alcuni requisiti, qui puoi leggere la nota ufficiale.

Bonus caldaia 2021 sconto immediato in fattura

Questi bonus offrono la detrazione IRPEF, tuttavia, i beneficiari possono anche scegliere di ottenere lo sconto immediato in fattura o la cessione del credito.

Acquistando una caldaia con lo sconto in fattura, si ottiene subito il beneficio e sarà l’impresa a beneficiare della detrazione dilazionata.

Con la cessione del credito, invece, è possibile cedere il credito, ovvero, le quote dilazionate, a terzi, come banche, enti creditizie, assicurazioni, etc.

Lo sconto in fattura e la cessione del credito può essere richiesto tramite comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate, direttamente dal beneficiario. In alternativa, ci si può rivolgere a CAF, Patronati, Commercialisti e altri professionisti del settore.

Maggiori informazioni sui bonus sono consultabili sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

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